I capelli, da sempre, sono presenti nell’immaginario come segno di forza, vitalità e bellezza.
Per questo motivo la perdita della propria chioma crea non pochi disagi soprattutto psicologici.
Lo sviluppo della biologia molecolare ha portato con sé una maggior possibilità di individuare, attraverso i geni ed il test del DNA, il grado reale di predisposizione genetica alla manifestazione dell’alopecia androgenetica.
Attualmente, con il test genetico per ricercare l’acaro ed i parassiti presenti sul cuoio capelluto è più facile impostare una corretta cura in caso di Dermatite seborroica, causa frequente di diradamento ed alopecia.
In questo modo, è possibile mettere a punto protocolli terapeutici atti a mantenere i propri capelli sani e soprattutto, attraverso comportamenti adeguati, ad evitarne, il più possibile, la caduta.
Il Protocollo L_PRF
Il Protocollo L_PRF prevede l’utilizzo di sangue venoso del paziente e, pertanto, essendo di origine autologa si azzera il rischio di reazioni locali o sistemiche da parte del sistema immunitario fisiologico.
La centrifugazione del sangue prelevato, con un’apposita centrifuga creata in Italia, porta alla separazione del plasma dalla componente corpuscolata.
Il plasma contiene componenti specifici, quali piastrine, leucociti, ossia globuli bianchi, e fibrina che svolgono un ruolo importante in ogni fase di rigenerazione tissutale.
I leucociti e le piastrine che si attivano iniziano a rilasciare proteine, chemiochine, che stimolano la migrazione dei macrofagi nel connettivo.
Le piastrine attivate rilasciano fattori di crescita determinando così la migrazione e la proliferazione di cellule staminali che divengono cellule con funzioni specifiche.
I fattori di crescita che ricaviamo sono i seguenti:
- • PDGF (fattore di crescita derivato dalle piastrine)
- • TGF B (fattore di crescita trasformante beta)
- • IGF-1 (fattore di crescita insulinico)
- • EGF (fattore di crescita epidermico)
- • VEGF (fattore di crescita vascolare endoteliale)
- • HGF (fattore di crescita degli epatociti).
Applicazioni
Sempre tramite applicazioni di PRP è possibile ottenere il ringiovanimento della cute e dei capelli, grazie alla miglior ossigenazione dei tessuti ed all’apporto di nutrienti al distretto cutaneo, dato dai fattori contenuti nel plasma arricchito in piastrine e di fibrina.
Tali applicazioni sono efficaci anche nella rigenerazione di tutte le patologie cutanee infiammatorie, quali la dermatite seborroica, sulle lesioni psoriasiche le alopecie androgenetichein fasi iniziali, I e II stadio della scala di Hamilton o Ludwig e nelle patologie sclero atrofiche, quali i lichen, in tutte le rigenerazioni cutanee e nelle alopecie areate, in alopecia da chemioterapia.
Nel gel sono presenti fattori di crescita che vengono rilasciati dalle stesse piastrine, che favoriscono i processi di rigenerazione tissutale e che rispondono ai bisogni della medicina Anti-aging (tipico è l’uso della maschera facciale post-peeling), oltre che nella guarigione delle ferite.
Vantaggi
I vantaggi di questo protocollo terapeutico sono innumerevoli:
- – Garantisce sicurezza poiché non allergenico e privo di implicazioni rispetto a malattie trasmissibili quali HIV, Epatite A, B, C ed altre.
- – Garantisce asepsi ed è ottenibile da procedimenti standardizzati e riproducibili.
- – E’ semplice da utilizzare con materiale certificato per destinazione d’uso e per uso clinico conforme alla normativa CE. Le certificazioni sono state consegnate come da procedura per l’ottenimento della Convenzione e, sono in visione presso il SIMT centro trasfusionale dell’Ospedale di zona.
- – E’ una procedura sicura per l’operatore che permette di personalizzare i protocolli e di ottenere i benefici clinici attesi. Il nostro protocollo prevede trattamenti a cadenza mensile, coadiuvanti l’efficacia del PrP.
Effetti collaterali
In alcuni casi è possibile avvertire una maggiore sensibilità nell’area trattata, che si manifesta per alcuni giorni, e si può accompagnare ad edema, specialmente se il PrP è eseguito al volto ed in aree cutanee particolarmente eritematose.
Controindicazioni
Patologie acute in atto, cardiologiche, infettive, autoimmuni, patologie neoplastiche in fase attiva, gravidanza.